PER UNA LISTA REALMENTE ALTERNATIVA

Dopo diverse vicissitudini e difficoltà, un percorso irto di incognite e di inciampi per la costruzione di una lista comune con il Forum Ambientalista, con movimenti sociali e con persone transfughe dal M5S; dopo avere veramente creduto che per una volta, alla sinistra del PD si sarebbe presentata una unica lista alternativa ci siamo scontrati con la dura realtà di compagni di strada che forse non erano sicuri tanto quanto noi del percorso intrapreso, forse pensavano che si potessero proporre orizzonti alternativi ma senza troppo disturbare i padroni del vapore, forse alcuni si erano presi troppo sul serio e avevano pensato di potere gestire in modo personalistico il percorso; dopo tutto questo Rifondazione Comunista e il Partito Comunista Italiano hanno intrapreso la strada della costruzione di una lista comune, anche in questo caso collegata ai movimenti sociali, che potesse rappresentare le istanze ambientaliste, le problematiche del lavoro viste in chiave anticapitalista, l’idea di solidarietà culturale e politica oltre che sociale.
Sappiamo che il percorso sarà difficile, a causa anche dello scoglio della raccolta di firme necessarie alla presentazione; una  raccolta mai così difficile da effettuarsi in 15 giorni, in pieno agosto, prigionieri dei voleri del dittatorello di turno che risponde al nome di Zaia e che sta ritardando l’indizione dei comizi elettorali fino oltre il lecito, per potere mettere in difficoltà chiunque voglia fare campagna elettorale,e cercando di essere l’unico concorrente tanto lui e il suo partito sono in video dalla mattina alla sera, da 3 mesi a questa parte, in una lunghissima campagna elettorale senza precedenti fatta sfruttando la crisi sanitaria e cambiando idea ad ogni passo, a seconda degli umori delle imprese, dei potentati economici, di Confindustria, di chiunque lo tirasse per la giacca.
In questa situazione di GRAVISSIMA crisi economica, sociale, sanitaria e culturale, mai vista prima, noi presenteremo la lista “SOLIDARIETA’ – AMBIENTE – LAVORO”, coerentemente con la nostra scelta politica  e con la nostra militanza e internità alle lotte sul territorio, del lavoro e ambientali. La coerenza tra il DIRE E IL FARE è la nostra cifra, la nostra pietra angolare.
SAREMO IN PIAZZA DEI SIGNORI, SABATO DALLE 11.30 PER PRESENTARE I COMPONENTI DELLA LISTA PROVINCIALE.
SARA’ PRESENTE IL NOSTRO CANDIDATO PRESIDENTE PAOLO BENVEGNU’.
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Benvenuti nell’Era del Pensiero Unico: Anche a Vicenza

Eccoci dunque alla fine di questa campagna elettorale, il cui risultato, per molti versi scontato, conferma il peggio e rincara la dose ben oltre la sola politica in città.

A stravincere è il centrodestra, ma il centrosinistra, anche se decaduto in tutta Italia, se qui a Vicenza cade, lo fa rimanendo fin troppo in piedi. Ha vinto Rucco? Certo, ma con il minimo sindacale per vincere al primo turno. Il consiglio comunale entrante resta comunque la perfetta espressione di un perfetto pensiero unico al potere. Nessuna voce fuori dal coro, nessun dissidente, nessun movimento anche solo leggermente antagonista, nessun consigliere al di fuori della logica del signorsì. Grazie alle numerose stampelle civiche, Dalla Rosa segue infatti Rucco con appena cinque punti percentuali in meno. Dal primo momento, infatti, si capiva che l’unico sindaco in grado di vincere in città era il signor Italo Frecciarossa, personaggio dalle due teste che di fatto ha conquistato il 96,5% dei consensi.

Il signor Italo Frecciarossa. Vero sindaco di Vicenza.

Ma dei consensi di chi? Risposta amara: di quel 55% di popolazione che è andata a votare; uno dei dati più evidenti e drammaticamente bassi di tutto il Veneto. Indipendentemente dalla sua condizione, altolocata o proletaria, un vicentino su due è convinto che la politica non possa né migliorare né peggiorare la sua condizione.

La narrazione di questa campagna elettorale è stata semplice: c’è una forza neofascista che rischia di prendere il potere a Palazzo Trissino, e ci sono delle forze che a tutti i costi devono fermarla. Peccato che la forza neofascista in questione sia ben più banalmente una vasta coalizione di centrodestra, altamente capitalizzata in senso finanziario, che si oppone ad un’altra coalizione, marchiata con la vacua sigla di “centrosinistra”, dotata del medesimo potere e a nostro avviso non meno destrorsa (anzi). Unici temi in campo: la sicurezza in Campo Marzo, la ZTL in centro, i servizi di mobilità al cittadino. Altri cavalli di battaglia di questo e quello: la trasformazione di Vicenza in un grande polo di attrazione universitaria (ecco il vero problema, popolare la già minuta Vicenza di studenti, da sfruttare per bene con affitti senza alcuna tutela, Padova docet), oppure la Protezione Civile in quello che ormai sarà il famigerato Parco della Pace (d’altra parte, con l’impermeabilizzazione del suolo dovuta alla nuova ondata di cementificazione, la città avrà certamente bisogno di piani di emergenza ed evacuazione). Punto, fine, stop.

Nessun cenno alle stragi sul posto di lavoro, pochissima attenzione al lavoro stesso, nessun riferimento a una pianificazione per la messa a disposizione dei tanti edifici vuoti oggi dedicati alla pura speculazione privata, nessuna programmazione seria a livello artistico, nessun piano per il turismo culturale sia interno che internazionale, nessun reale impegno per un coinvolgimento diretto dei cittadini e dei comitati nella vita pubblica e nel processo decisionale. Poi ci stupiamo se la gente non vota.

Riassumendo, se per oltre vent’anni la città ha testato il passaggio dal centrodestra al centrosinistra, oggi si ritroverà entrambe le anime tanto detestate in una nuova configurazione che non avrà alcun ostacolo a fare quello che desidera: regalare Vicenza ai poteri forti in cambio di qualche preventivo un po’ gonfiato, che significherà qualche busta paga in più per amici e conoscenti, e qualche compensazione per la città del Palladio.

Ma noi di Potere al Popolo nazionale e locale ci saremo sempre, a difendere e vigilare. Anche dall’esterno di queste istituzioni diventate giocattolo nelle mani degli sponsor privati.

Ancora su Popolare di Vicenza e Impegno di Potere al Popolo a Fianco della Città e dei Risparmiatori Traditi

Popolare di Vicenza. Qualche giorno fa amministrazione uscente e candidati mainstream si sono svegliati dopo un lungo letargo, per poi riaddormentarsi in modo altrettanto rapido e improvviso.

Potere al Popolo è partita con la sua campagna elettorale direttamente davanti alla ex sede del “monumento alla finanza corrotta” che ha messo in ginocchio Vicenza, mantenendo sempre, da subito, una linea chiara e forte: costituzione come parte civile di un esecutivo comunale motivato e risoluto ad andare avanti per la tutela dei risparmiatori e della città.

Di chi ti fideresti di più? Del popolo o dei banchieri?

Potere al Popolo e la sua Alternativa per Vicenza: i Servizi Televisivi Dedicati alla Lista e al suo Programma

Mentre la politica mainstream continua a cavalcare la sua notorietà a base di campagne pagate (profumatamente) non si sa bene da chi (anche se noi lo sappiamo bene: i poteri forti che si sono sbranati Vicenza e hanno tutta l’intenzione di continuare a farlo), il candidato sindaco Filippo Albertin rimane fermo sulle posizioni sue e della lista che lo sostiene. Ecco una selezione di interventi ad uso del cittadino che, stanco dei soliti nomi, vuole veramente voltare pagina per dare a Vicenza un’alternativa forte, radicalmente vicina al cittadino e ai suoi reali bisogni.

Degni di nota anche i servizi girati al parco Fornaci da TViweb, dove Albertin illustra le differenze sostanziali di programma rispetto al centrosinistra e la necessità di fare della sicurezza in città una missione seria, fondata sulla diffusione del benessere e non su uno sterile controllo poliziesco che non ha mai dato alcun frutto. Insomma, Potere al Popolo intende ribaltare completamente l’asse decisionale in città, ponendosi come fronte politico nazionale per rimettere al centro gli interessi e i diritti di chi da troppo tempo è stato dimenticato.