ANCHE NOI SIAMO DENIS

COMUNICATO STAMPA della Lista Solidarietà Ambiente Lavoro di Vicenza

Abbiamo aspettato un paio di giorni prima di dire la nostra sulla questione di Denis, il giovane operaio arrestato a Vicenza in modo violento e pericoloso, , ma al di fuori dei ragazzi del Bocciodromo che hanno manifestato in piazza, nessuna altra forza politica sembra essersi scandalizzata per l’atteggiamento delle forze dell’ordine, in particolare del poliziotto che ha assalito il ragazzo, e tutti hanno detto che l’arresto è stato giusto. Nessuno ha detto che forse in un periodo così difficile la polizia dovrebbe assolvere a compiti molto più importanti che importunare ragazzi per strada.

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Partiamo dalle immagini che ho appena visionato e che non mentono, anzi smentiscono le parole della polizia che descrivono una persona che “oppone resistenza a pubblico ufficiale”. Si vede il poliziotto rincorrere il giovane che si allontana, dirgli qualcosa; da subito si capiscono le intenzioni del poliziotto, tutti le hanno capite, difatti una voce femminile dice a Denis di andarsene. E subito dopo il poliziotto (in divisa…da passeggio), come al solito non identificabile (a quando una legge che imponga la identificazione degli uomini in divisa?) afferra il ragazzo per il collo, lo getta a terra, lo blocca soffocandolo. Chi di noi, in una situazione del genere non cercherebbe di liberarsi, di evitare il soffocamento, di non farsi fare del male? Io lo avrei fatto, io mi sarei comportato come Denis, avrei provato a divincolarmi per difendermi da un assalto inusitato, fuori luogo, ma pare che agli inermi non sia permesso difendersi, pena l’arresto e il processo.

Un ragazzo nero non può che essere un delinquente, avrà pensato il poliziotto, e poi con tutti quei neri attorno… non possono che essere spacciatori, una gang. Inutili le parole di difesa del questore Messineo sulla questione xenofoba, era chiaro l’atteggiamento razzista nei confronti di Denis. Se al suo posto ci fosse stato un figlio di papà, bianco, che rideva come stava ridendo Denis, il poliziotto lo avrebbe preso per il collo soffocandolo e sbattendolo per terra? La nostra risposta è NO, senza tema di smentita.

Messineo difende l’operato della polizia, che altro può fare un ufficiale di polizia… parla di microcriminalità in città! Certo a Vicenza c’è microcriminalità, come in tutta Italia ma i piccoli criminali sono bianchi e neri, Italiani e Stranieri indifferentemente, maschi e femmine. Ed a Vicenza si aggiungano pure le tensioni che marines statunitensi ubriachi o anche semplicemente violenti creano in città. Perché il nostro eroico “poliziotto judoka” che fa il gradasso con un ragazzino, perché a 21 anni uno è ragazzino, non apostrofa e poi arresta allo stesso modo qualche soldatino d’oltreoceano? Abbiamo la sensazione che sarebbe mandato a dirigere il traffico su strade secondarie.

Non è la prima volta che nella nostra vita di militanti assistiamo, subendoli, ad atteggiamenti intimidatori delle forze dell’ordine senza alcuna ragione, solo perché loro hanno una divisa che li protegge e qualsiasi cosa si faccia o si dica per propria difesa personale diventa subito “resistenza a pubblico ufficiale”.

Noi stiamo dalla parte di Denis e auspichiamo che il processo-farsa che si terrà faccia piena chiarezza sulle indubbie responsabilità del poliziotto che avrebbe il compito di proteggere i cittadini, non di assalirli, qualsiasi sia il colore della loro pelle

Solidarietà – Ambiente – Lavoro Provincia di Vicenza

PER UNA LISTA REALMENTE ALTERNATIVA

Dopo diverse vicissitudini e difficoltà, un percorso irto di incognite e di inciampi per la costruzione di una lista comune con il Forum Ambientalista, con movimenti sociali e con persone transfughe dal M5S; dopo avere veramente creduto che per una volta, alla sinistra del PD si sarebbe presentata una unica lista alternativa ci siamo scontrati con la dura realtà di compagni di strada che forse non erano sicuri tanto quanto noi del percorso intrapreso, forse pensavano che si potessero proporre orizzonti alternativi ma senza troppo disturbare i padroni del vapore, forse alcuni si erano presi troppo sul serio e avevano pensato di potere gestire in modo personalistico il percorso; dopo tutto questo Rifondazione Comunista e il Partito Comunista Italiano hanno intrapreso la strada della costruzione di una lista comune, anche in questo caso collegata ai movimenti sociali, che potesse rappresentare le istanze ambientaliste, le problematiche del lavoro viste in chiave anticapitalista, l’idea di solidarietà culturale e politica oltre che sociale.
Sappiamo che il percorso sarà difficile, a causa anche dello scoglio della raccolta di firme necessarie alla presentazione; una  raccolta mai così difficile da effettuarsi in 15 giorni, in pieno agosto, prigionieri dei voleri del dittatorello di turno che risponde al nome di Zaia e che sta ritardando l’indizione dei comizi elettorali fino oltre il lecito, per potere mettere in difficoltà chiunque voglia fare campagna elettorale,e cercando di essere l’unico concorrente tanto lui e il suo partito sono in video dalla mattina alla sera, da 3 mesi a questa parte, in una lunghissima campagna elettorale senza precedenti fatta sfruttando la crisi sanitaria e cambiando idea ad ogni passo, a seconda degli umori delle imprese, dei potentati economici, di Confindustria, di chiunque lo tirasse per la giacca.
In questa situazione di GRAVISSIMA crisi economica, sociale, sanitaria e culturale, mai vista prima, noi presenteremo la lista “SOLIDARIETA’ – AMBIENTE – LAVORO”, coerentemente con la nostra scelta politica  e con la nostra militanza e internità alle lotte sul territorio, del lavoro e ambientali. La coerenza tra il DIRE E IL FARE è la nostra cifra, la nostra pietra angolare.
SAREMO IN PIAZZA DEI SIGNORI, SABATO DALLE 11.30 PER PRESENTARE I COMPONENTI DELLA LISTA PROVINCIALE.
SARA’ PRESENTE IL NOSTRO CANDIDATO PRESIDENTE PAOLO BENVEGNU’.
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